Sembravano esserci i presupposti per una tregua duratura tra Israele e Hamas, invece, è ancora guerra. Violato il cessate il fuoco.
La tregua tra Israele e Hamas è stata violata. Senza annuncio ufficiale del prolungamento, la guerra è tornata a fare vittime. Almeno sei persone sarebbero state uccise a Rafah e altre due, minorenni, a Gaza City. Inoltre, stando ad alcune informazioni circolate in queste ore, pare che l’esercito israeliano fosse al corrente del piano terroristico e dell’attacco dello scorso 7 ottobre ma l’avrebbe “ignorato” ritenendolo troppo ambizioso.
Israele-Hamas, tregua violata: cosa è successo
Nessun annuncio ufficiale è arrivato né da parte di Israele e neppure per conto di Hamas e, dunque, alle 7 locali, le 6 in Italia, la tregua del conflitto in Medio Oriente è scaduta. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver ripreso i combattimenti nella Striscia di Gaza, sottolineando come sarebbe stata Hamas a violare la tregua colpendo per prima.
In particolare, come sottolineato dalla Rai, l’ufficio del Primo Ministro israeliano ha fatto sapere in un comunicato che Hamas “ha violato il quadro di riferimento (dell’accordo), non ha rispettato l’obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele”. “In mezzo al ritorno ai combattimenti, sottolineiamo che il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra – liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e assicurare che Gaza non possa mai più minacciare il popolo di Israele”.
Al momento risultano almeno sei persone uccise a Rafah e altre due, minorenni, a Gaza City.
Il piano di Hamas noto all’Idf da un anno
A rendere questo quadro di guerra ancora più tremendo, le notizie arrivate in queste ore dagli Stati Uniti. Secondo il New York TImes, infatti, il governo israeliano sarebbe stato al corrente del piano di battaglia di Hamas per l’attacco del 7 ottobre, da più di un anno che questo venisse messo in pratica.
Il media, sulla base di documenti, e-mail e altri dati, ha sottolineato come l’Idf abbia, di fatto, liquidato il tutto ritenendo il piano di Hamas troppo “ambizioso” e “difficile da realizzare”.
Il documento di circa 40 pagine, che le autorità israeliane chiamarono in codice “Muro di Gerico”, delineava in modo preciso ogni mossa del piano che ha poi portato alla morte di oltre 1000 persone.
Secondo quanto raccolto dal New York Times, il progetto di Hamas non specificava una data ma descriveva nei minimi dettagli l’attacco che sarebbe stato metodico e molto forte per distruggere le fortificazioni attorno alla Striscia di Gaza, prendere il controllo delle città israeliane e assaltare le principali basi militari.
